Pietro Sarcinella – Studio  Sant'Elmo Ginecologo Napoli
Ciclo mestruale

Cosa sono innanziutto le mestruazioni?

Sono costituite da sangue ed endometrio. Ovverossia la mucosa che tappezza l’interno della cavità uterina e che si rinnova ogni 28 giorni dopo essere stata espulsa fuori.

 

Il ciclo mestruale è una sequenza di cambiamenti fisiologici periodici che ha luogo nelle femmine di alcune specie animali che ha come fine ultimo la maturazione di una cellula uovo e la preparazione di un tessuto adatto al suo impianto. Tale processo è correlato alla produzione ciclica di ormoni e al suo mantenimento concorrono diverse strutture (sistema nervoso centrale, ipotalamo, ipofisi ed ovaio) strettamente collegate tra loro. Il ciclo mestruale riconosce due fasi principali concomitanti che implicano modificazioni cicliche dell’ovaio (ciclo ovarico), dell’endometrio e del canale cervicale (ciclo uterino).

 

Solo le donne e i primati vivono un vero ciclo mestruale. Molti placentati e mammiferi passano invece delle fasi di estro o di calore. Il ciclo mestruale è sotto il controllo degli ormoni sessuali ed è necessario per la riproduzione. Nelle donne tipicamente, il ciclo mestruale si ripete con cadenza mensile, tra la pubertà e la menopausa.

 

Durante il ciclo mestruale, il corpo della donna sessualmente matura fa aumentare le dimensioni dell’endometrio dell’utero con un progressivo aumento di estrogeni, e quando questo ormone raggiunge livelli critici viene prodotto dell’estradiolo, e poco dopo inizia la stimolazione delle ovaie per mezzo dell’ormone FSH (Follicle Stimulating Hormone), e dell’ormone luteinizzante LH. I follicoli iniziano a crescere e dopo qualche giorno uno di loro matura in un ovulo a causa di un processo di feedback negativo. A quel punto le ovaie rilasciano un ovulo (o eventualmente più di uno, nel caso in cui ci sia una doppia emissione di ovuli durante l’ovulazione, e in questo caso si hanno dei gemelli eterozigoti o gemelli non identici durante l’ovulazione. Gemelli identici, o monozigoti, si hanno da un singolo ovulo, attraverso la mitosi di uno zigote in due zigoti differenti). Le cellule della granulosa e della teca che precedentemente proteggevano l’ovulo, ora si trasformano in corpo luteo, ricco di proteine e grassi, che ha la funzione di continuare la produzione di estrogeni e progesterone nei primi tre mesi di gravidanza (in seguito questo ruolo viene assunto dalla placenta). Il rivestimento dell’utero, l’endometrio (mucosa uterina), si inspessisce fino a 2-3 mm in seguito ad un aumento degli estrogeni. Dopo l’ovulazione, questo rivestimento cambia per prepararsi per il potenziale concepimento e impianto dell’uovo fecondato per dare il via a una gravidanza (si inspessisce fino a 5-6 mm, si arricchisce di capillari e di depositi di lipidi e glicogeno grazie allo stimolo del progesterone). L’ormone progesterone cresce dopo l’ovulazione e raggiunge il picco poco dopo.

 

Se la fertilizzazione e la gravidanza non vanno avanti, l’utero si libera del rivestimento culminando con le mestruazioni, che segnano il punto minimo per l’attività degli estrogeni. Questo si manifesta al mondo esterno nella forma del “mestruo”: parte essenziale dell’endometrio e prodotti sanguigni che escono dal corpo attraverso la vagina. Sebbene questo sia comunemente definito come sangue, differisce nella composizione dal sangue venoso. I cicli mestruali si contano dall’inizio della mestruazione, poiché questo è un segno esteriore che corrisponde da vicino al ciclo ormonale. Il mestruo, o lo spurgo o altri segni mestruali possono terminare in diversi punti nel nuovo ciclo.

 

L’uso comune si riferisce alle mestruazioni (dal latino mensis, mese, ovvero che si verificano una volta al mese) come un “ciclo”. Questo spurgo può indicare che una donna non è incinta anche se si può verificare la presenza di perdite anche nelle prime fasi della gravidanza, chiamate false mestruazioni. Queste differiscono dall’effettivo ciclo mestruale in quanto sono perdite minori del solito, ma talvolta questa differenza può non essere notata. Durante gli anni fertili, la mancanza di mestruazioni può dare la prima indicazione a una donna che potrebbe essere incinta.

 

Le mestruazioni formano una normale parte di un processo ciclico naturale che si svolge nelle donne sane tra la pubertà e la fine della fertilità. L’inizio delle mestruazioni, conosciuto come “menarca”, avviene attorno ai dodici anni, ma è normale tra gli 8 e i 16. Fattori quali l’eredità, la dieta e soprattutto la salute possono accelerare o ritardare il menarca.

 

La condizione di pubertà precoce è causa del sopraggiungere delle mestruazioni in bambine di soli 8 anni. Alcune donne hanno il loro primo ciclo nella loro tarda adolescenza, che è il periodo dell’accrescimento della statura. L’ultimo periodo, la menopausa, solitamente sopraggiunge tra i 45 e i 55 anni. Variazioni di questo schema necessitano di cure mediche. L’amenorrea si riferisce alla prolungata assenza del mestruo durante il periodo fertile di una donna per ragioni diverse dalla gravidanza. Per esempio, le donne con pochissimo grasso corporeo, come le atlete, potrebbero cessare di mestruare. La presenza di mestruazioni non prova che l’ovulazione abbia avuto luogo: le donne che non ovulano possono avere cicli mestruali. Questi cicli anovulari tendono ad avvenire con meno regolarità e mostrano una maggiore variazione nella lunghezza del ciclo. Inoltre, l’assenza delle mestruazioni non prova che la fertilizzazione sia avvenuta poiché la mancata produzione dell’ormone in donne non incinte può sopprimere in certe occasioni il flusso mestruale.

 

Le donne mostrano considerevoli variazioni nella lunghezza dei loro cicli mestruali, e la lunghezza del ciclo differisce a seconda delle specie animali.

 

Mentre la lunghezza del ciclo può variare, 28 giorni sono generalmente presi come rappresentativi della media del ciclo ovulatorio nelle donne. Per convenzione si usa l’inizio delle perdite mestruali per segnare l’inizio del ciclo, così che il primo giorno di perdite è chiamato “primo giorno del ciclo”.